Scoppia la polemica dopo il parere del Comitato per i diritti umani dell’Onu che ha ammonito l’Italia per l’abuso delle intercettazioni dei servizi di intelligence. A difesa degli 007 italiani è oggi intervenuto il Senatore di Forza Italia, Domenico Scilipoti Isgrò rilanciando la sua proposta di legge sull’uso delle intercettazioni, specificando che “i nostri servizi hanno il diritto e il dovere di tutelare l’interesse nazionale della sicurezza. Le critiche del Comitato dei Diritti Umani dell’Onu sono ancora una volta imprecise e faziose. Il problema dell’arbitrarietà delle intercettazioni, riguarda più che i servizi segreti, i magistrati italiani. Ho presentato il 23 marzo scorso un disegno di legge di modifica dell’Art. 192 del cod. di procedura penale, perché l’orientamento giurisprudenziale sulle dichiarazioni intercettate è oramai incompatibile con la diffusione del mezzo di ricerca della prova delle intercettazioni e soprattutto con la diffusa cultura di essere ascoltati. Tale fenomenologia ha trasformato le abitudini di ciascuno al punto tale che appare inverosimile ritenere che l’atto d’indagine delle intercettazioni possa essere considerato un atto «a sorpresa», a maggior ragione per chi ha avuto a che fare con la giustizia. Gli intercettati nelle conversazioni tentano di ingannare l’interlocutore depistando le indagini o facendo illazioni, coinvolgendo terzi, estranei alla vicenda.”
“La mia proposta vuole invece che il dichiarante davanti all’autorità può e deve essere contro-esaminato, e anzi, se non si sottopone al contraddittorio, non potrà essere emessa alcuna sentenza di condanna nei confronti del terzo sulla base del suo dichiarato. L’uso di intercettazioni può quindi essere un’arma a doppio taglio: decisiva per contrastare il terrorismo, mendace se adoperata senza le opportune verifiche dei magistrati.”